Fino a pochissimo tempo fa, la luce è stata considerata come sotto prodotto dell’impianto elettrico e gli apparecchi d’illuminazione come semplici componenti nello stesso modo delle prese o degli interruttori. Illuminare è quindi rimasto tra le mani degli ingegneri elettrotecnici che si occupavano solo dei suoi aspetti quantitativi, tale carico elettrico o livelli di illuminamento. Solo di recente si è capito che la luce influisce su molti aspetti della nostra vita e quindi la sua conoscenza si è arricchita di nuovi contenuti e valenze. Tra arte, architettura, design, ecologia, ergonomia, fisiologia, marketing, psicologia, urbanistica sono tanti le discipline interessate dalla luce artificiale. Rende di conseguenza la semplice progettazione impiantistica dell’illuminazione del tutto insufficiente!

Inoltre si è confuso e si confonde tuttora il design del apparecchio illuminotecnico con la qualità della luce. L’ultimo salone Euroluce ne è stata ancora una volta la prova, dove sono stati presentati bellissimi oggetti chiamati lampade a LED dimostrando errori grossolani di scelta e di posizionamento delle sorgenti luminose, elettronica di controllo approssimative o dissipazione termica inesistente. Per questo tipo di prodotto che devono utilizzare al meglio i LED di potenza, l’innovazione e il design erano un passo indietro.

Purtroppo la cultura del progetto è ancora scarsa. Negli ultimi anni la sensibilità è cresciuta ma di fatto non è ancora diffusa l’idea che il progetto di illuminazione sia fondamentale per la percezione e la valorizzazione di uno spazio architettonico. Eppure progettare non significa buttare via dei soldi, ma invece fare meglio risparmiando tempo e denaro. E questo vale anche per l’efficenza energetica: un progetto d’illuminazione è la prima forma di risparmio energetico.

Oggi la gente è alla ricerca di un modello alternativo per affrontare la quotidianità, per trovare nuove pause, per scoprire gli spazi che le filosofie orientali lasciano alla meditazione, alla cura del corpo e della spiritualità, e tutto ciò passa anche attraverso il ripensamento degli ambienti della vita. Dato uno spazio architettonico specifico, lo scopo del nostro lavoro è di raggiungere la migliore sintesi possibile tra i diversi elementi che si combinano nel processo di progettare la luce. Ovvero di quegli elementi intangibili della luce come la sua carica emozionale, la sensazione di benessere delle persone, la valorizzazione del progetto architettonico, con gli elementi più concreti come la qualità dell’impianto, la manutenzione, il risparmio energetico.

E questo è ciò che chiamiamo ambientare la luce. liki liki LED lighting design since 2006